Economia Internazionale

Foto Nicolas SarkozyFoto Barack ObamaConoscere l'Economia Internazionale (o Economia Estera) è indispensabile per comprendere le dinamiche che muovono tutto il mondo che gira intorno al nostro Paese. Essere consci dunque su quali novità riguardano l'Economia estera internazionale è un dovere ed un diritto di tutti e quindi la We-News.com vi terrà aggiornati su tutto il panorama economico estero. Siete di centrodestra o di centrosinistra? Nessun problema, noi siamo imparziali. Rimanete aggiornati anche con i nostri feed ed iscrivetevi alla nostra newsletter.

Crescita economica Romania, mancano però l'euro e i...romeni
Crescita economica Romania, mancano però l'euro e i...romeni. 

Il leu sale e scende, anche per questo la Romania sogna un'altra moneta: l'euro. Chi è fuori sta peggio, non lamentatevi dell'euro. E' il mantra di questi giorni che dalla Romania raggiunge l'Europa. E non per caso. Anche se le riserve valutarie presso la Banca nazionale della Romania (Bnr) sono calate dell'1,24 per cento nel mese di maggio 2018, la Romania si sta riscoprendo in salute e in controtendenza. Nel Paese balcanico c'è crisi di manodopera, insomma non manca il lavoro ma mancano i lavoratori. Del resto i romeni sono andati a cercare "fortuna" altrove, ed è soprattutto per questo che il loro governo li sta incitando a ritornare...

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Fa discutere la legge ungherese anti-migranti
Fa discutere la legge ungherese anti-migranti. 

L'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, ovvero l'Agenzia delle Nazioni Unite specializzata nella gestione dei rifugiati, ha già chiesto all'Ungheria di ritirare questa legge. Si tratta di un dispositivo, in base al quale aiutare i migranti irregolari sarà considerato a Budapest e dintorni alla stessa stregua di un reato penale. Per qualcuno si tratta di razzismo di stato, per altri semplice protezione del proprio territorio e della propria popolazione. Il dibattito è  destinato a non avere mai fine, ma alla resa dei conti tutte le contrapposizioni portano sempre allo stesso punto: i soldi e i costi da sostenere per accogliere le ondate migratorie.

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Il saliscendi dello spread e le continue frizioni fra italiani e tedeschi
Il saliscendi dello spread e le continue frizioni fra italiani e tedeschi. 

Dice Wikipedia, in maniera sobria e neutra: "Spread è una parola inglese che è tipicamente usata in Italia, nel linguaggio politico o finanziario (the difference in price between related securities), per indicare la differenza di rendimento tra titoli di stato italiani e tedeschi". Un termine inglese che per l'appunto induce italiani e tedeschi a guardarsi in cagnesco. E non centrano le dichiarazioni, ciniche e brutali ma realistiche e trasparenti, del cristiano democratico tedesco Gunther Oettinger sul fatto che “I mercati… insegneranno agli italiani a non votare per i partiti populisti”. Lo spread, agli occhi degli italiani, a torto o a ragione, è il pollice che i tedeschi alzano verso il basso o verso l'alto rispetto ai responsi elettorali e ai governi degli italiani.

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Krymskij most, il ponte di Crimea sul mare di Azov
Krymskij most, il ponte di Crimea sul mare di Azov. 

Cambiare passo ed essere se stesso per un Paese significa passare dalle parole ai fatti. E i fatti sono che il ponte fra Calabria e Sicilia, fra Reggio e Messina, in Italia è ancora lettera morta ad uso e consumo di qualche proclamino elettorale. In Russia, invece, la Crimea è realtà, può essere toccata con mano:  fisicamente e commercialmente unita al regno di Putin da un ponte che può essere legittimamente definito un orgoglio della Federazione russa. La repubblica indipendente di Crimea raccolta attorno a Simferopoli in 16 minuti può essere raggiunta dalla Russia, con automobili e tir, con le dovute cautele in termini di velocità, ma il ponte esiste ed è anche avveniristico. In Italia invece lo possiamo al massimo disegnare su qualche cartolina.

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Diritti tv in milioni di euro: oggi e con il nuovo contratto
Diritti tv in milioni di euro: oggi e con il nuovo contratto. 

La UEFA ha pubblicato la nona relazione comparativa sulle licenze per club, all’interno della quale ha redatto un’analisi dettagliata relativa alle società calcistiche europee. Tra i tanti dati interessanti che si possono ricavare, uno è di stretta attualità: i proventi derivanti dai diritti televisivi. La Uefa ha infatti stilato una classifica dei club che sono maggiormente remunerati da questo punto di vista. Come ampiamente prevedibile, i club inglesi occupano 16 dei primi 20 posti nella tabella dei ricavi, con il Manchester United in prima linea grazie ai 146 milioni di euro guadagnati. Tuttavia, questa è la prima volta in assoluto che un club inglese si trova in cima alla lista.

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Nuova mega commessa Emirates: subito 20 superjumbo
Nuova mega commessa Emirates: subito 20 superjumbo. 

E' ufficiale il memorandum d’intesa firmato da Emirates per acquistare ben 36 nuovi aerei A380, i superjumbo chiamati Queen of Skies prodotti da Airbus che ha nella compagnia aerea degli Emirati il principale cliente. Lo sceicco Ahmed bin Saeed Al Maktoum, presidente e amministratore delegato di Emirates, ne ha ordinati 36, per un valore complessivo della commessa di 16 miliardi di dollari, l’equivalente di 13 miliardi di euro (ognuno di questi aerei costa a listino 445,6 milioni di dollari, come dire 365 milioni di euro). Per la precisione l’ordine è di 20 superjumbo subito, con un’opzione per altri 16. Consegna prevista: dal 2020 in poi

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